Da dodici anni siamo un importante punto di riferimento per tutte quelle famiglie che vivono la situazione di disagio di vivere con un Figlio disabile. ..Vogliamo sensibilizzare l’Opinione Pubblica sui molteplici problemi dei Disabili e delle loro Famiglie,per migliorarne la Loro qualità di vita. Siamo un’associazione ONLUS cioe’ senza scopi di lucro e ,quindi,viviamo esclusivamente di libere offerte eVi invitiamo a dare un contributo ,come in occasione di offerte in memoria dei Defunti ecc. per sostenere i nostri progetti , tra i quali quello di creare a Piazza Armerina il “DOPO DI NOI “ ,cioe’ un Istituto che accolga i Disabili Gravi , quando i Genitori non sono piu’ in grado di Gestirli . ...Abbiamo molte altre idee da realizzare per questi Nostri Figli ...dateci una mano!!

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sabato 2 gennaio 2010

Figli minori Periodico volume 2



Un dolore rinnovato
Accolgo con un sorriso una mia cara amica con la quale condividevo le mie gioie ed i miei problemi quotidiani.
Quando parlavo con lei il sole si faceva strada tra le nuvole e la mia memoria riaffiorava come gli scogli nella bassa marea .
Questa volta sono i suoi occhi ad essere offuscati .Intuisco il suo dolore e mi preparo ad accoglierlo.
Mi dice impetuosamente intere frasi delle quali colgo solo alcuni frammenti:
“….solo ora capisco cos’è la disabilità…..la mia adorata mamma , ricordi che ha l’alzheimer?...il suo dentista ci ha detto di lasciare perdere le cure dentistiche , tanto oramai…….come ha potuto dire questo ….?”
Non sento piu’ la sua voce … la mia immagine si ferma come in un fotogramma cinematografico… mentre il panorama intorno a me fa cerchi concentrici.
Sento solo il mio respiro…lento…scandito.
La sua consapevolezza dolorosa , schiacciante,mi colpisce come una sferzata ,mi attraversa violentemente .
Il mondo sommerso della disabilità ha aperto le sue fauci ingoiando la sua serenità.
Il suo dolore ha risvegliato il mio .. che,sempre latente e nascosto nelle anse piu’ remote del mio essere e pronto a braccarmi … mi aggredisce di nuovo trafiggendomi.
Torno indietro nel tempo.. esiliandomi..rivedo un dottore in una stanza senza colore che ci comunica la disabilità di nostro figlio e la mia mente che mentre lui parla continua a giocare in un giardino dove ero ancora una bambina felice .
Esco con forza dalla quella stanza e piano piano mi aggrappo alla terra.. ritornando al presente.Ricompongo il mio corpo , la mia mente , apro la bocca e … le dico senza sentirmi : …”Sta tranquilla tesoro… andrà tutto bene.”
Stella Piazza

2 commenti:

anonimo 2 ha detto...

Leggendo queste parole,ho recepito in lei tanta sofferenza..ma anche tanta voglia di andare avanti e di risolvere le sue problematiche accompagnata dal sorriso che da' la forza..Ho capito quando e' difficile affrontare la disabilita' all interno del proprio nucleo familiare. A volte i gesti piu semplici sono quelli piu preziosi.. Da anonimo.

antonella ha detto...

Tra le righe di questo racconto si legge chiaramente il dolore per il proprio vissuto e l'impossibilità di impedire che accada ancora a sè stessi o a chiunque altro. E'bellissimo perchè ti sembra quasi di toccare con mano ogni sensazione descritta.Le sono grata per questa grande condivisione. Antonella